Può un’opera di architettura essere osservata con lo stesso sguardo con cui apprezziamo un dipinto o una scultura?
Insieme equilibrato di fattori strutturali, funzionali ed estetici, l’architettura, come ogni materia scientifica divisa tra il ‘pensare’ e il ‘fare’, è fatta di aspetti pratici e teorici, connessa alle prassi di cantiere ma in diretto rapporto con le discipline intellettuali, in un connubio di aspetti e di saperi che spesso rende questa forma d’arte di difficile comprensione. In più, come se non bastasse, l’opera architettonica è formata da un ‘fuori’ e un ‘dentro’e si mostra come risultato di continue trasformazioni.
Ma, nella realtà, l’architettura è inevitabilmente molto vicina e connessa all’uomo, organizza l’intero spazio della nostra vita in un campo di azione che può andare "dal cucchiaio alla città".
Manifestazioni di storia e civiltà, di tecnologie e di arte, le sue opere portano i valori simbolici di società e di epoche, fattori identitari da riconoscere e da conoscere, attraverso uno sguardo curioso e instancabile.