Visiva, tattile, intuitiva, parlata, scritta, sonora, silente. Non ne esiste una definizione, o meglio, ne esistono tante quante persone vi si accostano, tante quante persone esistono, perché è ciò che ci distingue, espressione consapevole o inconsapevole di un volo; non ne esiste definizione perché non termina, non finisce.
In un certo senso ciascuno di noi è, volente o meno, consapevolmente o no, in qualche momento della sua vita, un artista. O no?
Cosa distingue l’artista dall’artigiano, il creatore dal riproduttore, l’interprete dall’esecutore? Cosa ci parla quando siamo davanti ad un’opera e ci racconta che quel che vediamo è arte?
Chi dell’arte ha fatto un mestiere di bottega o un lavoro intellettuale ha il compito di portare gli altri a scoprirne i segreti, svelando le storie, le magie e i trucchi, i mille volti di ciò che, in un modo o nell’altro, chiamiamo arte.